PREFAZIONE
Desidero dedicare questo convegno della Società
Italiana di Fertilità e Sterilità alla memoria del Prof. Luigi De Cecco,
che di questa Società è stato illuminato Presidente e che è recentemente
scomparso, lasciando un vuoto che difficilmente potrà essere colmato. Nel
farlo, e a nome di tutta la Società, voglio indirizzare alla famiglia del
Prof. De Cecco i sensi del nostro comune cordoglio.
È molto difficile parlare di una persona scomparsa
senza cedere qualcosa alla retorica. Gli uomini sono quasi altrettanto
buoni con i morti quanto sono cattivi con i vivi, e il ricordo delle
persone scomparse si ammanta sempre di una certa, vaga ipocrisia.
Personalmente, non credo di correre questi rischi: che, anzi, mi diventano
particolarmente estranei per il fatto di non riuscire a ricordare Gigi
senza pensare contemporaneamente a me stesso. Così, ripensare all’amico
morto vuol dire anche riesaminare criticamente la mia stessa vita, in una
strana commistione di dolore e di rimpianto.
Luigi De Cecco, abruzzese, figlio d’arte, non credo
riconoscesse di aver avuto veri maestri. La sua carriera, che lo ha
portato da Roma a Parma e da Parma a Genova, non è mai stata legata a
conflitti e a competizioni. In realtà, aveva meriti che gli venivano
riconosciuti da tutti ed era un uomo così buono e generoso che nessuno –
forse è meglio dire quasi nessuno – provava ostilità nei suoi confronti. E
così, in un mondo tanto particolare come è quello universitario, un mondo
nel quale troppo spesso prevalgono ingiustizia e prevaricazioni, si
aprivano spontaneamente davanti a lui gli spazi che dovrebbero essere
sempre riservati al merito. E in un mondo come quello universitario, che
odia il successo, il successo di Gigi veniva apprezzato da tutti,
accettato da tutti.
Credo che, nel suo percorso di ricercatore e di medico,
Gigi abbia anche avuto un po’ di fortuna. Mi riferisco al suo incontro con
Giuseppe Pescetto, che suggellò un patto di amicizia e di fraternità nel
quale entrambi continuarono a riconoscersi completamente per tutto il
tempo in cui ebbero comunione di vita e di lavoro. Incontro fortunato,
quale deve per forza essere quello che avviene tra due coscienze limpide,
tra due persone oneste e sincere. Ricordo bene con quanta invidia tutti
noi, gli amici di Gigi, mortificati in relazioni umane complesse e molto
spesso ingiuste, guardassimo alla scuola di Genova.
Amico di tutti, Gigi aveva alcuni amici più cari: penso
di potermi includere in questo piccolo gruppo, che comprende certamente
Ettore Cittadini, Antonio Molendini, Rino Benagiano e pochi altri. Nessuno
di noi può lamentarsi per aver ricevuto da lui uno sgarbo o una
disattenzione; ricordo invece di avergli fatto qualche sgarbo e di essere
stato subito perdonato. Penso che in molte scelte che era costretto a fare
usasse ritornare con la memoria a un rapporto particolarmente affettuoso
che aveva avuto con un amico molto religioso e buono, scomparso troppo
presto, che aveva avuto su di lui una forte influenza. Perché questa mi
sembrava una delle caratteristiche principali di Gigi: una forte
religiosità, sempre molto laica, ispirata a modelli concreti. Era per
questo che riusciva ad avvicinarsi ai problemi etici con grande
indipendenza di giudizio, ma sempre e comunque leggendo le proprie scelte
sulla falsariga della propria profonda religiosità. Ho avuto con lui molte
discussioni su argomenti relativi alla morale: non abbiamo mai avuto
dissensi veri e non ho mai sofferto per le sue critiche.
Gigi De Cecco è stato un ginecologo molto particolare,
come ne nascono raramente. Personalmente ne ricordo solo uno che gli
assomigliava, ed era Wladimiro Ingiulla. Entrambi erano capaci di
esprimere le proprie grandi qualità intellettive e culturali in ambiti
apparentemente incompatibili: la chirurgia, ad esempio, e
l’endocrinologia.
Mi viene in mente un Congresso organizzato dalla Scuola
di Genova sui problemi femminili in un mondo in rapido cambiamento: c’era
tutta la sensibilità, l’intelligenza, la cultura di Gigi e ne uscimmo
tutti arricchiti e, forse, un po’ migliori. Era il suo approccio alle
cose: penso che non amasse l’intelligenza non riscaldata da sentimenti
positivi, come la solidarietà e la bontà. Ricordo i suoi ritratti di
donne, volti ed espressioni colte al volo durante i suoi amatissimi
viaggi: non si afferrano quelle espressioni, non si riescono a immaginare
quelle storie di vita se non si è, dentro, profondamente buoni e non si è
insieme dotati di una grande sensibilità.
I suoi allievi lo hanno amato sempre, quando era forte
e quando era diventato debole, perché la coesione era basata sulla stima,
sul rispetto reciproco, sulla trasparenza dei sentimenti. Quando Gigi è
divenuto più debole, quando la luce dell’intelligenza, nei suoi occhi, è
diventata più opaca, i suoi allievi, con affetto, in modo molto sommesso,
gli hanno costruito un rifugio – fatto di cose e di sentimenti – nel quale
ha potuto continuare a trovare il calore del quale abbiamo comunque sempre
bisogno. Nel provare, oggi, questo sentimento di invidia, mi accorgo che
sto facendo anche un’autocritica, dolorosa ma utile. Perché questo è stato
uno dei miei fallimenti più dolorosi.
L’ultima cosa che desidero ricordare di Gigi è la sua
grande statura umana. Aveva incontrato una donna con la quale era riuscito
a costruire un rapporto solido, fatto di amore e di stima reciproca; aveva
un affetto senza limiti per le sue figlie ed era spesso preoccupato per
non riuscire a dedicare loro il tempo e l’attenzione che riteneva
indispensabili.
Ma guardava a noi, spesso coinvolti in diatribe
familiari dolorose e sgradevoli, con preoccupazione, con comprensione, con
solidarietà, senza mai farci pesare la sua felice situazione familiare. A
Lui, per primo, raccontavo spesso gli incidenti della mia vita, e lui
riusciva a consolarmi senza darmi consigli, cosa che deve essere molto
difficile per un uomo saggio.
I legami tra gli uomini sono strani e particolari e
l’influenza di un’amicizia, di un rapporto affettuoso o anche
semplicemente solidale può essere considerata solo a distanza di tempo. È
dunque ancora confusa, ma certamente molto forte, questa sensazione di
dover essere riconoscente a Gigi De Cecco, oltre che per molte altre cose
che non dirò, per avermi aiutato a capire l’etica delle piccole virtù,
quel modo di essere medico che riesce ancora a dare dignità alla nostra
vita e scopo alla nostra professione. Esistono, nella nostra Società,
molte altre persone che gli debbono la mia stessa gratitudine. Grazie,
Gigi.
Carlo Flamigni
INDICE
Genetica e riproduzione
Analisi delle microdelezioni del CROMOSOMA Y in un gruppo di soggetti
infertili selezionati
C. Bussani, B. Scarselli, M.E. Coccia and G.
Scarselli
Screening genetici nelle dispermie severe
M. Gentile, A.L. Buonadonna, A. Di Carlo e F.
Cariola
Ricerca di mutazioni nel gene HOXA10 in pazienti criptorchidi
V. Bertini, S. Bertelloni, A. Valetto, C.
Giuliani, R. Lala, A. Fogli, F. Baldinotti, S. Rossi e P. Simi
L’uso di Probe STR (Short Tandem Repeat) nella tecnica della
Quantitative Fluorescent PCR" per la diagnosi genetica pre-impianto
R. Poverini, G. Di Cola, L. Rienzi, F. Ubaldi
e E. Greco
First clinical application in Italy of preimplantation genetic
diagnosis for b-thalassemia and sickle cell disease
S. Chamayou, C. Alecci, C. Ragolia, A.
Giambona, S. Siciliano, M. Fichera and A. Guglielmino
Screening di mutazioni nel gene CFTR in soggetti infertili e/o in
coppie FIVET
F. Baldinotti, A. Fogli, V. Bertini, A.
Valetto, S. Rossi,
F. Taponeco, V. Cela e P. Simi
Standard minimi e codifica
delle procedure di PMA
Requisiti minimi per un Centro di Riproduzione Assistita
P. Anserini, V. Remorgida e M. Costa
Istituzione e risultati di un centro pubblico per la procreazione
medico-assistita nella regione Veneto
F. Diani, P. Pezzini, S. Zaffagnini, E. Haiek,
F. Foschi, G. Cerruti, C. Busana, L. Avagliano, F. Frizzi e V. Bergamini
Medicina della Riproduzione e Sistema Sanitario Regionale: i codici ed
i DRG
P.E. Levi Setti, E. Zannoni, A.M. Baggiani e
G.V. Colombo
Requisiti minimi per un centro di procreazione assistita. L’esperienza
pisana
P.G. Artini, F. Cristello, C. Matteucci, V.
Valentino, A. Vitè, V. Cela, F. Taponeco e A.R. Genazzani
Immigrazione e counselling per l’infertilità
M.E. Coccia, F. Cammilli e G. Scarselli
Aspetti tecnici della
riproduzione assistita
Meccanismi molecolari dell’impianto
M. Monti, R. Cattani, V. Valentino, A. Vitè,
F. Taponeco, V. Cela, P.G. Artini e A.R. Genazzani
Crioconservazione di ovociti umani: stato dell’arte
R. Fabbri, E. Porcu, P. Ciotti, O. Magrini,
R. Seracchioli, R. Fratto, S. Missiroli, S. Venturoli e C. Flamigni
Valutazione della percentuale di ovociti immaturi recuperati in cicli
di fecondazione assistita
R. Fabbri, L. Parmegiani, R. Fratto, S.
Missiroli, V. Bianchi, G. Rocchetta e S. Venturoli
Analisi morfologica eseguita su campioni di tessuto ovarico fresco e
congelato/scongelato prelevato da pazienti oncologiche
R Fabbri, S. Venturoli, C. Iannascoli, E.
Tibaldi, A. D’Errico e E. Gabusi
Valutazione della presenza dei recettori estroprogestinici in campioni
di tessuto ovarico fresco e congelato/scongelato prelevato da pazienti
oncologiche
R. Fabbri, S. Venturoli, E. Tibaldi, C.
Iannascoli e W. Grigioni
ICSI utilizzando spermatozoi testicolari in pazienti con severa
oligoastenoteratozospermia dopo ripetuti fallimenti con spermatozoi
eiaculati
S. Ferrero, F. Ubaldi, L. Rienzi, R.
Anniballo, D. Zavaglia, P. Giannini, M. Iacobelli, C. Piscitelli, R.
Poverini e E. Greco
Il prelievo degli ovociti nei Centri Italiani di Procreazione Medica
Assistita
P.E. Levi Setti, E. Albani, A.M. Baggiani, V.
Parini, E. Zannoni, G.V. Colombo e G. Morreale
Il prelievo degli ovociti: tecniche, rischi e complicanze
M.E. Coccia
Il laser nella iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI)
L. Rienzi, F. Ubaldi, M. Iacobelli, S.
Ferrero, P.L. Giannini, C. Piscitelli, R. Anniballo e E. Greco
Terreni di coltura e tecniche di fertilizzazione in vitro
E. Albani, V. Parini, G. Morreale, A. Marras,
S. Bianchi, R. Pecorari e P.E. Levi Setti
Prospettive della crioconservazione degli embrioni nell’ambito di un
programma FIVET/ICSI
P.E. Levi Setti, E. Albani, A.M. Baggiani, V.
Parini, E. Zannoni, G.V. Colombo e R. Pecorari
Applicazione clinica dell’Assisted Hatching nei cicli IVF
M.A. Palumbo, M.L. Papale, G. Giuffrida, A.
Aglianò, R. Cavallaro, A. Mangiacasale, L. Re e G. Palumbo
Human tubal fluid vs P1: uno studio comparato randomizzato di mezzi di
coltura per la fecondazione umana in vitro
V. Valentino, F. Cristello, C. Curcio, A.
Vitè, V. Cela,
F. Taponeco, P.G. Artini e A.R. Genazzani
Trasferimento di embrioni scongelati dopo preparazione dell’endo-metrio
con o senza pre-trattamento con analoghi del GnRH
L. Dal Prato, A. Borini, L. Bianchi, A.
Maccolini, R. Sciajno, E. Sereni e C. Flamigni
Nuovo terreno di coltura per gli spermatozoi
K. Rifaii
Congelamento di gameti femminili: tessuto corticale ovarico
R. Depalo, G. Loverro, L. Resta, G. Santoro,
F. Lorusso, L. Mei e L. Selvaggi
Trasferimento di embrioni in 3°giornata. Quali vantaggi?
E. Sereni, M.A. Bonu, R. Sciajno, L. Serrao,
S. Garetti, S. Preti e A. Borini
Utilizzo di spermatozoi testicolari ed epididimari nei cicli ICSI in
pazienti con azoospermia ostruttiva
A. Tallarini, A. Borini, A. Maccolini, M.A.
Bonu, R. Sciajno, S. Mazzone e C. Flamigni
Vascolarizzazione perifollicolare: importanza della sua valutazione
nella scelta degli embrioni da trasferire in fecondazione assistita
A. Borini, A. Maccolini, A. Tallarini, M.A.
Bonu, R. Sciajno, M. Cattoli e C. Flamigni
Il destino degli embrioni congelati: 8 anni di esperienza in assenza di
legge
M. Cattoli, A. Borini, M.R. Trevisi, F.
Violini e M.A. Bonu
Il transfer transmiometriale/intraendometriale in pazienti selezionate:
una valida alternativa al transfer transcervicale?
A. Maccolini, A. Borini, M. Cattoli, A.
Tallarini, M.A. Bonu, S. Garetti e C. Flamigni
Farmacologia della riproduzione
Gonadotropine urinarie e ricombinanti
C. Battaglia, F. Mancini e S. Venturoli
Trattamento degli ipogonadismi ipogonadotropi con gonadotropine
ricombinanti
S. Campo e V. Campo
I farmaci che possono migliorare la vascolarizzazione endometriale
B. Pinzello, D. Gullo, M.A. Benigno, C.
Simonaro e E. Cittadini
L’FSH ricombinante nel trattamento della oligozoospermia idiopatica
A. Bettella, M. Merico, D. Spolaore, C.
Galeazzi e C. Foresta
Efficacia dell’antagonista del Gn-Rh in dosi multiple nei protocolli di
induzione dell’ovulazione
R. Cattani, V. Cela, F. Cristello, C.
Matteucci, V. Valentino, P.G. Artini and A.R. Genazzani
Uso di un GnRH antagonista (Cetrorelix) in protocollo a multiple dosi
per l’induzione della poliovulazione per pazienti "Poor responders"in PMA
D. Carone, G. Vizziello, E. Caroppo e G.
D’Amato
Effetto di basse dosi di triptorelina sulla stimolazione ovarica per
FIVET
L. Dal Prato, A. Borini, M.R. Trevisi, F.
Violini, M. Cattoli, M.A. Bonu e C. Flamigni
Un nuovo protocollo di induzione della superovulazione in PMA per il
trattamento delle pazienti "poor responders"
G. D’Amato, D. Carone, G. Vizziello and E.
Caroppo
Iperstimolazione ovarica controllata in pazienti affette da ovaio
policistico
A. Palagiano e L. Pace
L’uso del prednisolone in pazienti non selezionate sottoposte ad ICSI
non ha effetto sui tassi di gravidanza e d’impianto
S. Ferrero, F. Ubaldi, L. Rienzi, M.
Iacobelli, P. Giannini, R. Poverini, C. Piscitelli, D. Zavaglia, R.
Anniballo e E. Greco
LH ricombinante nell’induzione della poliovulazione per ART in pazienti
normogonadotrope poor responder
D. Carone, G. Vizziello, E. Caroppo e G.
D’Amato
Valutazione della predittività dell’induzione monofollicolare ai fini
dell’ottenimento di una gravidanza nell’ambito di programmi di
inseminazione
M.E. Coccia, F. Cammilli e G. Scarselli
OHSS: la nostra esperienza
M. Monti, A. Fasciani, C. Curcio, R. Cattani,
V. Cela, F. Taponeco, P.G. Artini e A.R. Genazzani
Fertilità e gravidanza nelle donne oltre i 40 anni
M.E. Coccia, F. Cammilli e G. Scarselli
Valutazione retrospettiva di 4.560 cicli d’inseminazione intrauterina (IUI)
in funzione della indicazione, della stimolazione ovarica, dell’età delle
pazienti e della qualità dello sperma
R. Laganara, A. Senn, G. Bruno, A. Ambrosini
e M. Germond
Oncologia e fertilità
155 gravidanze in 128 pazienti: i dati del Registro Oncologico
Gravidanze e Tumori (ROGET)
M. Tomirotti, B. Galassi e A. Scanni
Crioconservazione di spermatozoi: tecnica per preservare la fertilità
in pazioneti neoplastici
A. Vitè, M.L. Tartaglia, F. Cristello, V.
Valentino, V. Cela, F. Taponeco, P.G. Artini e A.R. Genazzani
La criopreservazione di liquido seminale nel paziente affetto da
patologia oncologica
A. Tallarini, A. Borini, S. Fusilli, M.A.
Bonu, L. Serrao,
S. Preti e C. Flamigni
Tutela della fertilità nei pazienti oncologici. Il Centro di Raccolta e
Crioconservazione dei Gameti e dei Tessuti Gonadici
E. Porcu, R. Fratto, S. Giunchi, R. Fabbri e
S. Venturoli
Infezioni sessualmente
trasmissibili e riproduzione
Infezioni e riproduzione: risultati del questionario SIFES/MR
M.E. Coccia
Gestione del laboratorio nel trattamento di coppie infette
L. Rienzi
Chirurgia endoscopica e
riproduzione
Risultati del questionario SIFES: XX Congresso Nazionale SIFES e MR,
Rimini 17-20 dicembre 2000
P.E. Levi Setti, C. Gastaldi, E. Coccia, P.
Artini e E. Porcu
Miomectomia laparoscopica: confronto con la tecnica laparotomica nel
management delle pazienti infertili
R. Seracchioli, F. Govoni, A. Bagnoli, S.
Rossi, F.M. Colombo, F. Vianello e S. Venturoli
Fertilità dopo chirurgia ovarica
S. Campo e V. Campo
Trattamento laparoscopico conservativo dei tumori ovarici borderline
nell’età riproduttiva: fertilità e outcome ostetrico
F.M. Colombo, R. Seracchioli, F. Govoni, F.
Vianello, A. Bagnoli e S. Venturoli
Ruolo della isteroscopia nella diagnosi e nel trattamento della
infertilità femminile
C. Curcio, F. Taponeco, M.L. Tartaglia, R.
Cattani, A. Fasciani, V. Cela, P.G. Artini e A.R. Genazzani
Valutazione critica della efficacia della chirurgia tubarica
N. Garcea, I. Bezzi and C. Cilia
Miomectomie laparoscopiche e laparotomiche a confronto
S. Campo, P. Gambadauro, V. Campo, M. Marone,
D. Caiazza e F. De Cicco
Alti livelli di fattore di crescita vascolare endoteliale (VEGF) e
interleuchina-8 (IL-8) in endometriomi ovarici
C. Matteucci, A. Fasciani, F. Cristello, M.
Monti, V. Cela, F. Taponeco, P.G. Artini e A.R. Genazzani
Infertilità maschile
Considerazioni sulla ipofertilità maschile negli ultimi decenni
F.G. Abate, M. Perino, A. Abate, D. Magnoli e
A. Brigandì
Dosaggio della 90 K nel plasma seminale: possibile ruolo nella
immunosorveglianza intratesticolare?
E. Caroppo, P.A. Iacovazzi, M. Correale, D.
Carone, G. Vizziello e G. D’Amato
Valutazione dei livelli di free b Hcg nel plasma seminale di pazienti
infertili sottoposti a terapia con Tamoxifene e Mesterolone
E. Caroppo, P.A. Iacovazzi, D. Carone, M.
Correale, G. Vizziello e G. D’Amato
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